YOGA NIDRA


(lo yoga del sonno) e onde cerebrali
Yoga Nidra è conosciuto anche come Yoga del sonno o sonno Yogico.
Si tratta di una tecnica di rilassamento molto potente e, nello stesso tempo, molto semplice da praticare. Yoga Nidra è adatto a tutti, favorisce il rilassamento del corpo e della mente e aiuta ad avere una maggiore consapevolezza, non solo del proprio corpo, ma anche degli obiettivi che abbiamo nella vita.
Anche se si chiama Yoga del sonno, durante lo Yoga Nidra non si dovrebbe dormire, bisognerebbe sempre cercare di rimanere svegli, o meglio si dovrebbe riuscire a stare in quello stato tra la veglia e il sonno, cercando di seguire le indicazioni della voce guida. Per far comprendere meglio ai miei allievi quello che accade in questo stato, mi è sembrato utile fare un cenno alle nostre onde cerebrali che, com’è noto, cambiano a seconda dello stato di coscienza della nostra mente. E’ proprio grazie a queste modificazioni di onde cerebrali che Yoga Nidra ci conduce ad uno stato di rilassamento profondo. Vediamo come!
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Nel corso della nostra vita quotidiana tutti noi sperimentiamo diversi “stati di coscienza“. Per esempio, nell’arco di una giornata, tra la luce del mattino e il buio della notte, ci muoviamo da uno stato ordinario di veglia ai diversi stadi del sonno.
Ma anche gli stati di coscienza “straordinari” fanno parte della nostra comune esperienza: quando ci sentiamo particolarmente “creativi”, insolitamente “intuitivi”, eccezionalmente “lucidi” o profondamente “rilassati”.
Ordinari, o straordinari che siano, tutti gli stadi della nostra coscienza sono dovuti all’incessante attivita’ elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso “onde elettromagnetiche“: le onde cerebrali, appunto.
La frequenza di tali onde, calcolata in ‘cicli al secondo’, o Hertz (Hz), varia a seconda del tipo di attivita’ in cui il cervello e’ impegnato e puo’ essere misurata con apparecchi elettronici. Gli scienziati suddividono comunemente le onde in “quattro bande”, che corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse “attivita’ del cervello”.
Le onde cerebrali sono fluttuazioni ritmiche delle tensioni fra i componenti del cervello. I quattro stati più comuni di queste onde sono: Delta, Theta, Alpha e Beta. La frequenza di tali onde è relativa allo stato di coscienza e tale stato determina un risultante tipo di emozione e/o funzione mentale.
Tutti gli stati delle onde cerebrali sono presenti in quantità variabili in diverse parti del cervello. Lo stato di coscienza è relativo alle onde dominanti in un dato momento.
Onde cerebrali Delta

Hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz e sono associate al più profondo rilassamento psicofisico. Le onde cerebrali a minore frequenza sono quelle proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, dell’abbandono totale, delle esperienze di pre-morte e coma. In questo senso vengono prodotte durante i processi inconsci di autogenerazione e di autoguarigione. In questo stato si è solitamente “incoscienti” della realtà fisica. Questo stato di coscienza di solito è privo di sogni e può essere ottenuto da un meditante esperto.
Onde cerebrali Theta

La loro frequenza e’ tra i 4 ed i 8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attivita’ di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa. Tendono ad essere prodotte ad occhi chiusi e corpo fermo con un’intensa attenzione interiore e durante la meditazione profonda, il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno (cioe’, quando si sogna). Nelle attività di veglia le onde Theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacita’ immaginativa radicata nel profondo. Genericamente vengono associate alla creatività e alle attitudini artistiche.
Onde cerebrali Alpha

Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e sono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. La mente, calma e ricettiva, è concentrata sulla soluzione di problemi esterni, o sul raggiungimento di uno stato meditativo leggero. Le onde alfa dominano nei momenti introspettivi, o in quelli in cui più acuta è la concentrazione per raggiungere un obiettivo preciso. Sono tipiche, per esempio, dell’attività cerebrale di chi è impegnato in una seduta di meditazione, yoga, taiji. Nello stato Alpha generalmente si presenta una sincronizzazione e un equilibrio tra emisfero destro e sinistro. In questo stato di solito il livello di endorfine è alto.
Onde cerebrali Beta

Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz e sono associate alle normali attivita’ di veglia, quando siamo concentrati sugli stimoli esterni, con occhi aperti e focalizzazione esterna. Le onde Beta sono infatti alla base delle nostre fondamentali attivita’ di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo che ci circonda. Per esempio, leggendo queste righe il vostro cervello sta producendo onde Beta. Esse, poi, ci permettono la reazione più veloce e l’esecuzione rapida di azioni. Nei momenti di stress o di ansia le Beta ci danno la possibilita’ di tenere sotto controllo la situazione e dare veloce soluzione ai problemi.
Onde cerebrali Gamma

Sono molto rare e relative a frequenze superiori ai 30 Hz nel range da 30 a 90 Hz e prevalentemente 30-42 Hz. Sono tipiche degli stati di meditazione profonda e di grande energia, sono correlate con la volontà, i processi mentali superiori e i poteri psichici, con la concentrazione e il “problem solving” (risoluzione di più problemi contemporaneamente).
Le onde Gamma sono quelle “più recenti” solo perché è stato difficile trovare la strumentazione che le misurasse accuratamente. Si pensa che le frequenze delle onde cerebrali High-Beta e Gamma siano “frequenze di armonizzazione”. Le onde Gamma sono associate con la funzione cerebrale che crea una sintesi olografica dei dati raccolti in varie aree del sistema nervoso centrale, affinché si fondano insieme in una prospettiva più elevata.
Recenti sperimentazioni EEG hanno rilevato frequenze cerebrali estremamente elevate sopra le Gamma, fino a 100 cicli al secondo (Hz), che sono state denominate Onde Iper Gamma e onde persino più elevate, a 200 cicli al secondo, denominate Lambda. Sono state rilevate anche onde estremamente basse, più basse delle onde Delta a meno di 0,5 cicli al secondo, che sono state denominate Epsilon.
Queste “nuove onde cerebrali” sono state associate a stati elevati di auto-consapevolezza, capacità di accesso a livelli superiori di informazione ed intuizioni e abilità psichiche ed esperienze extracorporee.
I ritmi Theta e Gamma interagiscono anche con questi nuovi schemi cerebrali per aiutare la concentrazione olografica delle informazioni cerebrali in immagini, pensieri e memorie comprensibili.
Con la pratica di Yoga Nidra si passa da onde Betha a onde Alpha, per tendere verso onde Delta e Theta.
Non sempre avviene perché molti si addormentano con emissione di onde Betha ed il cervello rimane attivo. Comunque lo scopo principale è far scendere il consumo di prana e pur rimanendo in onde BETHA si diminuisce il ciclo di movimento della frequenza herziana.
CONTINUA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Articolo elaborato da Grazia Ugazzi
Fonti:
‘Yoga Nidra’ Sw.Satyananda Saraswati
Rivista ‘Yoga plus’ n.15 – 2009
Rivista digitale ‘lamenteèmeravigliosa.it’
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