STOMACO


ACCOGLIERE E ACCETTARE
Avere una visione “olistica” dell’uomo, significa considerarne le caratteristiche fisiche, mentali, emozionali e spirituali in relazione all’ambiente in cui vive e con cui deve interagire ogni giorno, a cui si somma una determinata quantità di energia vitale di cui dispone per affrontare quanto accade nel quotidiano (stress, emozioni, traumi)
L’unicità di ogni essere e la quantità di energia vitale che possiede, caratterizzano il modo che esso ha di relazionarsi con l’esterno, colorando con particolari sfumature la risposta che il corpo da in particolari situazioni.
Un esempio classico è la reazione allo stress: incontriamo persone che lo superano mantenendo un certo equilibrio ed altre che reagiscono con un’emicrania, altre che invece rispondono con una gastrite, altre ancora con l’insonnia…e la lista potrebbe proseguire.
Un sintomo molto comune è sicuramente il mal di stomaco, espressione generica che comprende una serie di sintomi che vanno dal lieve dolore ai crampi, dal bruciore all’acidità, al senso di gonfiore e pesantezza.
Non ci occuperemo di trattare specifiche patologie, per le quali è richiesto naturalmente l’intervento del medico, piuttosto proveremo ad analizzare questo disturbo da un punto di vista psicosomatico.
Distinguiamo ed escludiamo dalla nostra analisi, il dolore transitorio, causato ad esempio da una “abbuffata” fuori programma o conseguente all’assunzione di farmaci: in questo caso i sintomi regrediscono spontaneamente dopo poche ore.
Spostiamo invece la nostra attenzione sul caso in cui il dolore compaia in un soggetto predisposto costituzionalmente, con una cattiva alimentazione, uno stile di vita stressante e che magari si ritrova a vivere poco serenamente una particolare situazione e cioè, a non digerirla.
Siamo coscienti delle dinamiche che stiamo vivendo?
Lo stomaco è una porzione di tubo digerente che, oltre ad essere addetto alla digestione, rappresenta la nostra capacità di accettare ed accogliere.

Poche e semplici domande possono aiutarci a riflettere su cosa stiamo vivendo:
Cosa rifiuto? Cosa mi ha disgustato?
Che situazione non riesco a digerire e mi provoca rabbia?
Cosa è per me così difficile da accettare e da digerire?
Se siamo in collera e non ci sentiamo rispettati o apprezzati potremmo soffrire di gastrite mentre vivere un profondo senso di ingiustizia a causa di una situazione per noi inaccettabile , può generare un peso che “rimane” sullo stomaco tanto da provocare dolore.
Quando viviamo un sentimento di vero e proprio rifiuto per idee o situazioni che ci hanno “disgustato”, possiamo arrivare ad esprimere in nostro disappunto anche vomitando.
Spesso queste dinamiche sono inconsce ed è necessario un “percorso” per portarle in superficie.

La naturopatia ha dalla sua parte numerosi strumenti, tra cui lo studio dell’iride e l’indagine riflessologica del piede, che consentono di valutare quanto il disturbo sia di origine nervosa e legato ad una modalità di vivere le emozioni, piuttosto che ad intolleranze alimentari o ad un sovraccarico tossinico che rende difficoltoso il corretto funzionamento di uno specifico organo.
Queste tecniche consentono di comporre un “puzzle” quale ogni individuo è e a cui
corrisponderanno precise piante, precisi fiori di Bach o oli essenziali che possano accompagnare
verso la consapevolezza e quindi un nuovo benessere non solo fisico ma anche interiore.
Roberta Longo
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