Il sonno 1°passo


IL GIORNO CHE LO PRECEDE
Il cibo e le abitudini alimentari condizionano direttamente l’energia durante il giorno ma anche la qualità del sonno notturno. Mettere in discussione e cambiare consapevolmente le cattive abitudini, contribuisce a ottenere benefici in pochi giorni.
Molte persone credono che il corpo sia come una macchina fatta di pezzi, indipendenti l’uno dall’altro, che attivandosi assieme permettono di vivere. Se si ammala uno di questi “pezzi” vanno dal medico e delegano (senza alcuna consapevolezza) la cura per risolvere il problema.
Con questo modo di pensare e comportarsi, trascurano totalmente la complessità di “insieme” del corpo umano: ognuno di noi è diverso, unico e irripetibile e ogni corpo è formato da organi che devono “risuonare” tutti assieme in armonia, come fossero parti di un’orchestra.
Alimentare correttamente il corpo, significa permettergli di vivere in equilibrio e consentirgli di dare il meglio alle funzioni di organi e sistemi.
La giornata si divide in fasi: risveglio, colazione, pranzo, cena ed eventuali spuntini, tutte fasi dipendenti l’una dall’altra e che dovrebbero essere gestite con riguardo verso la propria salute, ma che di fatto sono trascurate frequentemente per poca consapevolezza.

Tra le abitudini più diffuse ci sono: colazioni troppo povere (cappuccino e cornetto) o inesistenti (un caffè e via), pranzi saltati o saziati malamente da cibo poco nutriente e poco salutare (panini, pizze, hamburger, patatine, tramezzini, ecc.) e spuntini a qualsiasi ora, spesso a base di zuccheri di vario genere, sono la routine (per compensare i “cali di zuccheri”).
E infine cene abbondanti per soddisfare la fame e lo stress della giornata. Tutti comportamenti che sommati e ripetuti quotidianamente, incidono negativamente non solo durante il giorno ma anche sulla fase rigenerante del sonno (equilibrio sonno-veglia).
Il sonno è favorito se stomaco e intestino sono a riposo. Mangiando troppo a cena o addirittura prima di andare a letto o peggio durante la notte, si condiziona negativamente il sonno ristoratore perché si impedisce l’attivazione dei meccanismi e delle condizioni di “recupero”.
Colazione da Re/Regine – Pranzo da Principi/Principesse – Cena da Poveri
Questo “detto popolare” racchiude una saggezza che ha fondamento scientifico: dare al corpo molta energia per affrontare la giornata col pieno di carburante e limitarla nella fase serale per favorire riposo e sonno rigeneranti.
Inoltre, mangiare troppo a cena, favorisce anche il sovrappeso perché il corpo, non potendo utilizzare l’energia prodotta dal cibo, la trasforma in grasso (in particolare i carboidrati semplici come pane, pasta, pizza, riso bianco, patate, ecc.). Questo è uno dei motivi principali del sonno disturbato e del sovrappeso: le cattive abitudini.

Pertanto, il primo passo per avere un sonno rigenerante e ristoratore (e perdere peso) è cambiare le abitudini alimentari non solo nel tipo di alimenti ma anche nelle quantità assunte durante la giornata.
Saranno proprio le NUOVE abitudini a contribuire positivamente non solo alla qualità delle attività svolte durante il giorno, ma anche al sonno naturale.
Ecco perché il sonno è condizionato dal giorno che lo precede.
Filippo Scarin
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